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278 Lo sviluppo di un pianeta Costruzione di montagne e radio-attività. Facendo ritorno alla quistione della costruzione delle montagne dobbiamo riferirci alla complessità accresciuta che è stata aggiunta al problema dai recenti studi delle Alpi. Si ha da spiegare qualche cosa di più che il corrugamento della crosta del pianeta. La pressione tangenziale 0 laterale potrebbe corrugare la crosta in pieghe, come si potrebbe spiegazzare questo foglio premendolo dai fianchi ottenendo con tali mezzi delle pieghe curvate in più di una direzione 0 sca- valcantisi le une alle altre. Ma lo scavalcarsi nelle Alpi succede su tale scala che dei materiali di montagna sono stati trasportati dal Sud delle Alpi al Nord, lasciandole definitivamente come delle serie montuose di antichi sedimenti che riposano su fondazioni più recenti di quanto esse non siano. Egli è come se una qualche gran marea terrestre avesse avvoltolato gli antichi sedimenti in un’onda sopra quegli altri che non erano peranco nati quando furono depositate le prime roccie. « Le montagne minori che s’innalzano lungo il margine settentrionale delle grandi Alpi di calcare », dice Joly (1) « — quelle cioè note col nome di Prealpi — presentano la strana caratteristica di riposare sopra materiali più recenti di loro stesse ». Esse sono delle moli montane analoghe ai massi erratici che sono trasportati dai ghiacciai, giganteschi macigni che sono stati trasferiti dalla zona centrale delle Alpi, che sta molto lontano, al Sud. Esse pure, come quei massi, sono straniere nella località in cui si trovano ; i materiali loro possono essere dolomiti, calcari, schisti, arenarie oppure roccie 'ignee, ma esse tutte mostrano segni di rigide presili « Radio-activity and Geology », da J. Joly (Constable, 1909). Intendasi qui le Prealpi Svizzere verso il Nord. (N.d.Tr.).