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2Ò4 Lo sviluppo di un pianeta maggiori ad uno stadio più antico della storia della Terra la distorsione delle roccie sarebbe teoricamente considerevole. Tuttavia non è ben chiaro che i corrugamenti percettibili nelle pieghe delle montagne siano una evidenza caratteristica di quest’azione. Egli è possibile che l’effetto dell’azione della marea di questa sorta sia mascherato sotto effetti maggiori. Tale azione potrebbe aver influenzata la distribuzione di materia entro la Terra, ed aver tenuta la sua parte nel determinare, e nel continuare adesso a determinare, la distribuzione di terre e di mari. Tanto su questi argomenti negativi quanto sugli argomenti positivi della scultura della superficie della Terra, e la forza teorica delle roccie e degli strati, egli è più semplice di accettare la teoria che, mentre l’esterna buccia della Terra è sempre soggetta a minori piegature ed a continui movimenti, i movimenti più grandi sono di origine più profonda. Aree di terremoti. Egli è la consapevolezza di queste considerazioni che ha reso i geologi ed i sismologi poco volenterosi di accettare la teoria ultimamente ridestata dal dottore T. J. See ed espressa da lui con gran forza e lucidità, che tutti i movimenti di terremoti sorgono dalla forza esplosiva del vapore e che tutte le serie di montagne sono state fabbricate dalla lava injettata dai letti degli oceani nel sottosuolo dei margini delle piattaforme continentali. La carta dei terremoti nel mondo, fatta da Mr. John Milne (i), che ha attribuito l’origine dei grandi terremoti ad aree fisse, ha pur servito a richiamare l’attenzione al fatto che queste aree furono pressoché i) « Proceedings of thè British Association ». Relazione del Comitato per le indagini sismologiche (1899-1909).