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25-» Lo sviluppo di un pianeta forse tali perturbazioni dovute ad una continuazione della stessa operazione che dapprima diede origine alle montagne? Dovrebbero quelle esser tenute in conto di sintomi di sviluppo o di sfasciamento ? Son desse accompagnate col benché minimo ammontare di elevazione o di depressione ? » Noi non possiamo dirlo. La scienza dei terremoti, a dispetto del genio e dell’attività di quelli che vanno ricercandola, rimane addietro, perchè le sue osservazioni non possono esser sostenute da esperimenti; e finora nessuno ha seguito il suggerimento di Geikie di fare minutamente delle misurazioni accurate delle altezze di punti nelle Alpi, allo scopo di scoprire possibilmente se le Alpi, come catena di montagne, vadano ancora crescendo oppure stiano abbassandosi presentemente. Lenti movimenti continuati. Noi presumeremo che le cause all’origine di questi sollevamenti di strati ed abbassamenti fossero dei movimenti lenti oscillatori del pianeta nei suoi sforzi per pervenire ad una condizione di stabilità di gravitazione. Questi movimenti, come sono descritti nel resoconto dato dell’ipotesi del Prof. Love, potrebbero risultare in un’oscillazione, simile a quella del pendolo, delle acque della Terra verso i poli ed in senso inverso. Da questo movimento delle acque della Terra si può trarre un paragone. Una gonfiezza dell’oceano nel suo movimento avanti significa a ciascun punto un innalzamento ed un abbassamento. Sovra ciascun increspamento della superficie (i) vi è una curva ed una contro curva. Così pure è stato col moto ad altalena della crosta rocciosa della terra. Lenti ma irresistibili, con pause prolungate, questi movimenti della crosta, (i) « The Physics of Earthquake Phenomena >, by C. G. Knott, pag. 4 (Clarendon Press, 1908).