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Fattori di struttura 243 cipale d’ogni combinazione ; ed il risultato di queste unioni è la seguente serie di ossidi: silice, allumina, tre ossidi di ferro, magnesia, ossido di calcio 0 calce, soda e potassa. Noi possiamo astenerci dal considerare qui le varie sorgenti di complessità nella combinazione e notare solo passando che il numero dei minerali di silice nelle roccie ignee è grande ; e che pochi minerali bastano per costituire la grande massa di roccie ignee. Questi pochi sono: il quarzo, i feldspati, i minerali ferro-magnesiaci (gruppo pirossenico amfibolico). e gli ossidi di ferro. 1 feldspati ed il gruppo ferro-magnesiaco sono i principali silicati della crosta della terra. Un serbatoio di roccia liquefatta non è già simile ad un pajuolo di metallo liquefatto. L’oro è sempre oro; ed il piombo è sempre piombo, siano essi liquidi 0 solidi ; e se la pressione, a cui sono sottoposti, rimane la stessa essi fonderanno, oppure, se in fusione diverranno solidi, sempre ad una medesima temperatura. Ma una roccia fusa non è un elemento semplice, liquido; essa è una miscela di differenti liquidi chimici, ed essa si comporta in modi differenti in circostanze diverse. Se essa ed i suoi costituenti rocciosi si solidificassero sempre quando la temperatura è abbassata al disotto di un certo punto, allora potrebbesi pervenire facilmente alla genealogia delle roccie. Per tal modo se un granito liquefatto composto di quarzo fuso, di feldspato liquefatto, e mica fuso fossero lasciati raffreddare, allora dacché il quarzo abbisogna per fondersi di maggior calore dagli altri, noi dovremmo aspettarci che (per analogia coi metalli) esso fosse il primo a solidificarsi. Avviene il contrario; il quarzo è l’ultimo. Questo è perchè una roccia fusa non è un liquido elementare, ma una soluzione chimica, 0 piuttosto una miscela di soluzioni chimiche, ciascuna delle quali reagisce sull’altra e ciascuna delle quali, se noi possiamo usare un paradosso, contiene l’altra.