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8 Lo sviluppo di un pianeta La nebulosa a spirale è quindi una realtà esistente. Essa probabilmente rappresenta un passo avanti nell’evoluzione di un sistema stellare, o di un sistema solare ; e le ragioni per pensare così, sono non semplicemente perchè esso rappresenti l’emergere di una forma definita, ma perchè le nebulose a spirali dimostrano, mediante lo spettro, di avere una costituzione diversa da quelle nebulose che sono masse, ipoteticamente senza forma, di gaz elettrizzati. Lo spettro che esse presentano all’osservatore è continuo. Dal che noi deduciamo che la materia di cui esse sono composte esiste ad una temperatura relativamente bassa e ad uno stato liquido o solido. Il fatto che tali nebulose sono enormemente estese, che esse apparentemente intercettano soltanto poca luce, e che esse sembrano avere soltanto un piccolo potere di attrazione, suggerisce l’idea che questa materia solida esista in una condizione minutissimamente suddivisa. Il massimo riavvicinamento dei corpi celesti. Prima di stabilire un’ ipotesi che cerchi di spiegare la forma di queste nebulose a spirali e che faccia da quella uscire una spiegazione del modo col quale un sistema solare sorge da quelle, noi possiamo ritornare alla considerazione colla quale ha principio questo capitolo, cioè degli effetti delle attrazioni mutue dei corpi vicini od approssimantisi. Immaginiamo una piccola sfera liquida, le particelle della quale aderiscano soltanto per la loro propria attrazione mutua, o gravitazione, la qual sfera sia in moto attraverso allo spazio e passi vicino ad un gran corpo denso. (Allo scopo di illustrare meglio noi supporremo che vi sia una grandissima differenza nella densità e nella massa delle due sfere). Tostochè la piccola e leggera sfera giunge ad una certa distanza da quella grande,