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202 Lo sviluppo di un pianeta semplici e più minute unità vitali, le quali, ben anche adesso, noi possiamo soltanto inferire di essere parti di corpi viventi, ma le quali debbono dapprima essere sorte come organismi indipendenti ». (Weissmann chiama biofori questi organismi indi- pendenti, oppure collettivamente, i bioforidi). Dacché questi possedevano i caratteri di « vita », essi devono aver posseduto prima di tutto la capacità di assimilare nei senso in cui le piante assimilano, cioè, di rinnovare la loro sostanza corporea continuamente da sostanze inorganiche : e devono aver avuto la capacità di svilupparsi, e quella di riprodursi. Il primo progresso verso un più alto stadio di vita deve essere stato compiuto mediante la moltiplicazione; si sarebbero formate delle accumulazioni di bioforidi. In questo modo si sarebbe varcata la soglia della visibilità microscopica : ma assai prima di quel tempo una differenziazione dei biofori, sul principio della divisione del lavoro, avrebbe avuto luogo entro le colonie di bioforidi. Il primo passo verso un’organizzazione più elevata deve probabilmente aver richiesto enormi periodi di tempo: perchè prima che una qualunque differenziazione potesse avvenire e portare qualche vantaggio a quelle unità di vita, le masse di esse devono essere diventate sistematiche, e devono aver formato tra di loro stesse una forte associazione con forma definita e struttura definita. Soltanto allora fu fatto il passo ulteriore di differenziazione dei biofori individuali formanti la colonia... Queste colonie differenziate ci portano più vicino ai più bassi organismi conosciuti, tra cui ve ne sono alcuni di cui resistenza può solamente essere nota per deduzione. I batteriologi ad alcuni dei più piccoli organismi non discernibili danno il nome di « passanti pei filtri », perchè i più fini filtri dei laboratori non possono trattenerli : ed essi non sono giammai stati veduti. Il ba-