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124 Lo sviluppo di un pianeta Il problema che si presenta al matematico si è, quindi, quello di riconciliare fra di loro le caratteristiche della Terra, quali noi siamo in grado di percepirle, colla forma che un pianeta solido gravitante assumerebbe, e la posizione che i suoi oceani occuperebbero su quello, se la sfera fosse di una certa dimensione, peso e comprimibilità. Noi potremmo porre la quistione più concretamente col chiederci quale forma prenderebbe uno sferoide solido che avesse 8000 miglia di diametro (km. 12.800) : altrettanto pesante e comprimibile quanto il granito ; e se, mentre andava roteando ad una velocità di più di mille miglia all’ora (km. 1600), esso fosse stato soggetto a certe forze contorcenti come lo sforzo della Luna. Oppure noi potremmo chiederci se la forma osservata e le caratteristiche della Terra fossero tali da cadere dentro una figura definita e matematica ; e, se così fosse, se questa figura fosse ciò che noi dovremmo aspettarci che la Terra avrebbe dovuto diventare in seguito alle operazioni delle cause primarie. La forma della Terra. Qual’è la forma della Terra ? Se l’Oceano potesse essere inaridito la Terra avrebbe ancora una forma ? Quale forma sarebbe quella? Perchè la Terra dovrebbe avere quella forma anziché qualcun’altra? Allo scopo di descrivere la forma noi possiamo immaginare, col Prof. Lowe, che noi ci proviamo di fare un modello di essa. Il modello avrebbe da avere le dimensioni di una Dreadnought se le elevazioni delle montagne e le depressioni degli oceani fossero per riuscire alte quanto tre 0 quattro pollici (da cm. 7 a io) (1). Nell’estrinsecare col pensiero la costruzione (1) Più precisamente, perchè la vetta più alta dell’Himalaja