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Ii6 Lo sviluppo di un pianeta propagano lunghesso la crosta della Terra sino a distanze di parecchie migliaia di miglia. Queste vibrazioni o tremiti non viaggiano tutti ad una stessa velocità ; e non viaggiano tutti ad un modo od attraverso le stesse porzioni della crosta della Terra. Le onde ampie passano lunghesso l’esterna crosta curvata, come un tremito potrebbe trasmettersi lungo la buccia di un arancio. Altri tremiti sembrano prendere una più breve scorciatoia, tagliando attraverso la polpa dell’arancio. Le grosse onde viaggiano secondo archi, i piccoli tremiti lungo le corde di quelli. Ma vi sono due sorta di piccoli tremiti che viaggiano a differenti velocità. 11 sig. Oldham (i), in una memoria letta dinanzi alla Società Geologica (1906), mise innanzi la teoria che queste due sorta di « tremiti preliminari di terremoti » rappresentano le proeminenze di due forme distinte di moto di onde che siano state propagate attraverso la Terra dall’origine della perturbazione. Entrambe queste forme di moto di onde arrivano tardi ai distanti osservatorii sismologici del mondo. Nei primi tremiti preliminari, la velocità a cui essi hanno viaggiato è i nove decimi di quella a cui avrebbero viaggiato se lungo la buccia la più esteriore. Nel secondo tremito la velocità è soltanto una metà di quella che dovrebbe essere. La grande riduzione della ragione del viaggio nelle onde del « secondo tremito » sembra dimostrare che vi sia stata una grande rifrazione 0 flessione delle onde a qualche punto del loro viaggio. La teoria del signor Oldham era che prima che le onde giungessero agli osservatorii distanti esse abbiano urtato in un nocciolo centrale della Terra che fosse di rigidità differente e di condizioni fisiche diverse da quelle delle altre zone. Le di lui conclusioni sono criticate sia dai sismologi (ì) « Geological Society Quarterly Journal », 1906.