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128 la marfisa bizzarra

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     Far non avea potuto la raccolta,
come dicemmo, e tanto avea seccato
il marchese, che alfin pur fece còlta,
ed una serenata avea formato,
che, per farla cantare, aveva tolta
Terig^ quella sera a buon mercato:
donde a Marco Matteo par esser sopra.
Marco era quivi a criticar quell’opra.
116
     La contessa d’Olanda avea veduto
giunger quell’Ansuigi negligente;
e benché prima ella avea mantenuto
che non si de’ badar nulla al servente,
l’ha salutato con si gran saluto
e con occhio e con viso si rovente,
ch ’ognun s’avvide non avea semenza
della sua millantata indifferenza.
117
     Dodone dalla mazza, detto «il santo»,
era venuto, e guardava ogni cosa
stando a un tavolier solo da un canto,
facendo vista di fiutar la rosa.
Talor da sé si divertiva alquanto
con un mazzo di carte che qui posa.
Scartava, e allor che un undeci è apparito,
l’univa, fin che il mazzo era finito.
118
     Alcuni abati ed alcuni giuristi
facean presso a lui disputazione
sopra a’ beni di Chiesa e agli acquisti
che lascia a’ frati chi in morte dispone;
perocché a tutti i chierici e a’ casisti
ed a chi víve di contemplazione
aveva il parlamento ordine dato
di vendere ogni bene ereditato.