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16 l'altare del passato


E prese a fare qualche nome, evocando; e ad ogni nome si affacciava alla mia fantasia una larva di donna, fatta polvere da gran tempo.

— Quando l’hai conosciuto, tu?

— Diciott’anni fa, signora. Ero amico del nipotino....

— Bisognava vederlo ai suoi giorni!... Aveva quella freschezza fatta di linee perfette, di forza, di nobiltà, di fierezza, d’intelligenza.... Le donne smarrivano la ragione.... Ma era uomo di fine sentimento che amava la società del tempo vostro, leggo i vostri libri, e vi compiango. Forse son vecchia e non so più capire; ma ciò che oggi chiamate l’amore a me pare un pettegolezzo mondano, uno scambio d’egoismo e di vanità....

— Signora!

— È così, è così....

Tacque, presa dalla tosse e dall’affanno, ravviò con mano tremante la seta ondosa che guarniva le orecchie di Khy-San.

— Io ero bambino, ma ricordo che il tramonto del conte era triste. Quella figlia....

— Un aspide! Da molti anni io non frequentavo la casa per lei.... Povero conte!... Avevo notizie dal fedelissimo Mini che incontravo qualche volta.... Altra cara figura!