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78 ATTO PRIMO

SCENA VII.

Albumazar, poi Ruscamar.

Albumazar. Ti seguirò, t’ucciderò, ribaldo.

Voglio svellerti il core: ohimè, che caldo!
Ruscamar. Segnur, star qua vesina
Lugrezia; se bolir,
Mi davanti de ti farò vegnir.
Albumazar. Venga pur; se mi piace,
Da me sperar potrai
Qual più grande mercè tu bramerai.
Ruscamar. Se ti piaser mia schiava,
E Mirmicaina no bolir, te prego
Mirmicaina donar per moggier mia.
Albumazar. Sì, sì, contento io sono;
Se Lugrezia mi piace,
Mirmicaina ti dono.
Ruscamar.   Oh che contento!
Mi te mando Lugrezia in sto momento. (parte

SCENA VIII.

Albumazar, poi Lugrezia.

Albumazar. Ecco, se non m’inganno,

Quella al certo è Lugrezia; al portamento
La grandezza dell’alma io ben comprendo.
La pace mia da questa diva attendo.
Lugrezia. Dei Spennatinota del Tebro,
Mi raccomando a voi.
Albumazar. Bellissima Lugrezia,
11 volto tuo vermiglio,
Il tuo maestoso ciglio,

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  1. Così l’ed. Valvasense. Nelle edd. Guibert e Zatta: Dei pennati. Lugrezia parla spropositatamente e buffonescamente.