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IL MONDO DELLA LUNA 537
Clarice.   E perchè no?

Anzi con tutto il cor lo prenderò.
Ecclitico. Ecco la mano.
Clarice.   E con la mano il core.
a due Oh felice fortuna! oh lieto amore 1
Ecclitico.   Sposina mia cara.
Clarice.   Sposino diletto.
Ecclitico.   Mi sento nel petto
  Il core balzar.
Clarice.   La gioia, l’affetto
  Mi fa giubilar,

a due 6em

Ohimè, che contento!
     Ohimè, cosa sento?
     Non posso più star.

Bonafede. Cara la mia figliola,

Il vederti contenta mi consola.
Cecco. Bonafede, che dite?
Siete di ciò contento?
Bonafede.   Anzi ho piacere,
Che sian le mie figliole maritate.
Cecco. Voi stesso l’approvate?
Bonafede.   Signor sì...
Cecco. Quando dunque è così,
Per maggior sussistenza
Del loro matrimonio,
Acciò non si rendesse un giorno vano,
Congiungetele voi di vostra mano.
Bonafede. Sì signor, dite bene.
Questa funzione al genitor conviene.
  Qua la mano, qua la mano, (a Flaminia ed Ernesto
  Io v’unisco in matrimonio.
  Stia lontano quel demonio
  Che si chiama gelosia.
  Lunga vita il Ciel vi dia,
  E figlioli in quantità.