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IL MONDO DELLA LUNA 523
Cecco. Aspettar più non voglio.

Presto, venite al soglio.
Lisetta.   Dunque lei...
Cecco. Sì, mia cara, son vostro, se volete.
Lisetta. Lei è mio... Ma se poi... ma s’io non sono...
Non so quel che mi dica.
Cecco.   Al trono, al trono.
Lisetta.   Se lo comanda, ci venirò.
  Signor padrone, cosa sarà?
  Imperatrice dunque sarò?
  Oh fosse almeno la verità!
  Sento nel core
  Certo vapore
  Che m’empie tutta di nobiltà.
  Che bella cosa l’esser signora,
  Farsi servire, farsi stimar!
  Ma non la credo, ma temo ancora,
  Ah, mi volete tutti burlar.
  Voglio provarmi, cosa sarà?
  Ah, fosse almeno la verità!
(Cecco dà braccio a Lisetta, e frattanto che si fa il ritornello
dell'aria, la conduce in trono.

Bonafede. Eccelso imperator, la fortunata
Solo Lisetta è stata.
Le povere mie figlie
Ancor non hanno avuta la fortuna
Di venire nel Mondo della Luna.
Cecco. Un araldo lunare ha già recato
Che in viaggio sono, e che saran fra poco
Ancor esse discese in questo loco.
Bonafede. Perchè dite discese, e non ascese?
Per venire dal nostro a questo mondo,
Signor, si sale in su.
Or perchè dite voi: scendono in giù?
Cecco. Voi poco ne sapete. Il nostro mondo,