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376 ATTO PRIMO
  Gran memoria tengo io!

  Ho da dir, che il padron mio
  L’ha cercato, l’ha trovato...
  Sì, va bene, lo dirò. (parte

SCENA V.

Porporina, poi Dorindo.

Porporina. Io mi vuò maritar. Pasquino, è vero,

E un poco sempliciotto; ma talvolta
Un mezzo scimunito
Suol esser per la donna un buon marito.
Dorindo. Quella giovine bella.
Porporina.   Oh mio padrone,
Chi dimanda?
Dorindo.   Trovai la porta aperta.
L’ardir mio condonate.
Porporina. Quando trovate aperto, e voi entrate.
Dorindo. Il signor Filiberto
È in casa?
Porporina.   È in casa.
Dorindo.   Sì potria vedere?
Porporina. Se avete da parlar di qualche affare,
Difficile sarà.
Dorindo. Per dir la verità,
So che siete una giovine prudente;
Di veder lui non me n’importa niente.
Lisaura bramerei...
Porporina. Ah, ah, v’ho inteso.
Garbato signorino,
Non cercate Marforio, ma Pasquino.
Dorindo. A voi mi raccomando.
Permettete ch’io possa
Dirle almen due parole.