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L'ARCADIA IN BRENTA 333
Ma terminata poi l’Arcadia nostra,

Pastorella non son, non son più vostra.
Giacinto. Chi sa? se non sdegnate
Di chi v’adora il core,
Io per sempre sarò vostro pastore.
Rosanna. Felicissima Arcadia allor direi,
Se tutti i giorni miei
Lieta passar potessi al colle, al prato,
Col mio pastor, col mio Giacinto a lato.
  Se di quest’alma i voti
  Ascolta il dio d’amor,
  Lieto sarà il mio cor,
  Sarò felice.
  Per or di più non dico,
  Ma forse un di verrà,
  Che il labbro dir potrà
  Quel ch’or non lice. (parte

SCENA V.

Giacinto solo.

Purtroppo è ver che s’introduce il foco

D’amor ne’ nostri petti, e a poco a poco,
Queste villeggiature
In cui sì francamente
Tratta e conversa ognun di vario sesso,
Queste cagionan spesso
Nella stagion de’ temperati ardori
Impegni, servitù, dolcezza, amori.
  Per passar dagli occhi al core
  Apre il varco al dio d’Amore
  La moderna libertà.
  Anche Amore andria sommesso
  Se si usasse col bel sesso
  La primiera austerità. (parte