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ATTO SECONDO

SCENA PRIMA.

Deliziosa.

Tutti a sedere, cioè il Conte in mezzo, Madama Lindora alla dritta,
Giacinto presso Rosanna, Foresto vicino a Lauretta, e Fabrizio
ad un lato, arrabbiato per non essere vicino ad alcuna Donna.

Conte. Da’ lacci neghittosi del silenzio

Scatenando la lingua.
Qual monarca di Dive e Semidei,
Do glorioso principio a’ cenni miei.
Fabrizio. Signor principe caro,
Il povero Fabrizio
Gli manda un memorial, con cui lo prega
Comandar a’ pastor, che per servizio
Lascino qualche ninfa anco a Fabrizio.
Conte. Giuste le preci son, ma non è giusto
Delle ninfe arbitrar. Quella sia vostra,
Che inclinata e proclive a voi si mostra.
Fabrizio. Tutte vorranno me.
Rosanna.   Sarei contenta,
Se del signor Fabrizio
Foss’io la ninfa eletta;
Ma non vuò disgustar la mia Lauretta.
Laura. Eh no, no; giacché vedo,
Che a voi piace quel viso, io ve lo cedo.
Fabrizio. E fra due litiganti il terzo goda.
Io sarò di Madama,
Se mi vuol, se mi brama.
Lindora. Vi domando perdono,
Non mi vuò scomodar di dove sono.