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308 ATTO PRIMO
Fabrizio.   Che bella compagnia!

  Fa proprio innamorar.
(a quattro   Che bell’udir quest’aure,
  Quell’onde susurrar!
Giacinto. Bellissima Rosanna,
Nell’Arcadia novella
Bramo che siate voi mia pastorella.
Rosanna. Anzi mi fate onore,
E vi accetto, signor, per mio pastore.
Foresto. E voi, Lauretta cara,
Seguendo dell’Arcadia il paragone,
La pecora sarete...
Laura.   E voi il caprone.
Fabrizio. Bravi! così mi piace.
Voi quattro in buona pace
State qui allegramente,
Ed il pover Fabrizio niente, niente.
Giacinto. Via, sedete, o signor. _
Fabrizio.   Io sederei
Qui volentieri un poco,
S’uno di lor signor mi desse loco.
Foresto. Intesi a dir fra l’altre cose vere,
Che non manca mai sedia a chi ha il sedere.
Fabrizio. (Cappari! il caso è brutto.
Io niente, e loro tutto? Aspetta, aspetta).
Amico, una parola. (a Foresto
Foresto.   E che volete?
Fabrizio. Parlar di quel negozio.
Foresto. Di che?
Fabrizio.   Non m’intendete? Uh capo storno!
Foresto. Dell’arsan nota?
Fabrizio.   Io!
Foresto.   Lauretta, adesso torno. (s'alza
Eccomi, ov’è il denaro?
nota Intende, scherzando, del denaro.