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66 PARTE PRIMA


PARTE SECONDA.

SCENA PRIMA.

BETTINA vestita da barcariol 1.

Cossa mai fastu far, Cupido infame?

Quante invenzion e quante furbarie 2
No vastu suggerindo ai to seguazi?
Quante istorie gh’è 3 mai? Ti xe per tutto,
Per tutto se menzona el to gran nome,
In somma ti fa far a tutto el mondo
Spropositi bestiai senza retegno.
Son costretta anca mi far co fa i altri,
Sol per ti, Buleghin, che t’amo tanto 4.
Ti m’ha promesso, è vero, de obbedirme,
Ma troppo no me fido
Dei zuramenti e delle to promesse;
Me son giusto 5 per questo
Da barcariol vestia
Per volerme chiarir con la presenza,
E véder se ti xe fermo e costante,
Se da ponente ti è, o da levante.
  La zelosa sempre cerca
  De trovar in qualche intrigo
  Quel so caro, quel so amigo,
  Per poderlo maltrattar.
  Ma ben spesso la 6 se falla,
  Chè la balla 7

  1. Nella prima edizione (Milano, Malatesta, 1732) è stampato: Intermezzo secondo. E sotto si legge: Bettina vestita da barcarolo, poi dopo Buleghin.
  2. Edd. Tev., Zatta ecc.: furberie.
  3. Nelle edizioni del Settecento è stampato ghe.
  4. Anche in questo secondo intermezzo gli endecasillabi sono divisi in settenari e quinari nell’ed. Malatesta.
  5. Così l’ed. Zatta; nelle edizioni precedenti è stampato: Me son per questo.
  6. Così correggo il testo, dov’è stampato: da se falla.
  7. Palla.