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LA CANTARINA 497
Madama. Donde vien tal linguaggio?

Lorino. Eh suora mia,
Il denaro, il denaro fa allegria.
Madama. Denar? ne avete?
Lorino. Ne averò fra poco.
Madama. Sperate forse guadagnarli al gioco?
Lorino. Eh che non son sì pazzo.
Un giovine, un ragazzo ancora sono,
Ma non senza il perchè parlo e ragiono.
Madama. Confidatemi dunque...
Lorino. Ho fino ad ora
Sofferto di costoro l’insolenza.
Ho portato pazienza.
Ma in avvenir, cospetto,
Vederanno chi son, ve lo prometto..
Madama. Ma via, caro Lorino,
Consolatemi un poco.
Lorino. Sì, aspettate,
Che consolar vi voglio:
Eccone la ragione in questo foglio.
Leggete.
Madama. Date qui. Mi batte il cuore.
Il vostro Genitore (legge
Son due mesi ch’è morto.
Non fece testamento;
Onde, a quel che si vede.
Delle sue facoltà siete l’erede.

Bravo, Lorino mio.
Lorino. (Ora mi voglio vendicare anch’io). (da sè
Madama. Or che siete padron, ricco sarete,
E la vostra Geltruda or sposerete1.
Lorino. Non so.
Madama. Come? porreste
La cosa in dubbio?

  1. Nel testo: sposarete.