Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1926, XXIII.djvu/604

600

SCENA XIV1

Giustiniano, Teodora e Soldati.

Giustiniano. Itene pure, alme onorate, uniti

A mercarvi la gloria. E tu fra questo (a Teodora
Popolo mio fedel, sarai la sola
Traditrice inumana? ecc.
.     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     
...Debil lo rese, e vacillar lo fece. (và in Trono
Popoli di Bisanzio. Oggi Teodora
Non è più Sposa a Giustinian: Costei
Con arti indegne, e femminili inganni
Tradì l’onor di Bellisario, e a tanta
Pena lo trasser sue menzogne orrende.
La condannan le leggi ecc.
.     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     
Muori pur, cruda Donna, e quella pace
Venga con te, che a me tu lasci, infida.
Teodora. Oh sentenza crudele!
Giustiniano.   E là, soldati
Sia condotta costei...

SCENA XV2.

Antonia e detti poi Narsete.

Antonia.   Cesare, io riedo

Di felici novelle apportatrice, ecc.
.     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     
...Uscì fuor di Bisanzio, e a fiera pugna
L’inimico sfidò. Ma vien Narsete
Ei saprà il fin della gloriosa impresa.
Giustiniano. (Abbiano cura i Dei di Bellisario).
Narsete. Cesare, abbiamo vinto. Appena il forte

  1. Corrisponde alla sc. VIII del 3. atto.
  2. Corrisponde alle scene IX e X del 5. atto.