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BELISARIO 19
Sul trono venerar? S’altri l’approva,

Io non lo soffrirò.
Giustiniano.   Giovine altero,
Il mio cenno obbedisci, e il giuramento
Adempi.
Filippo.   I numi han la mia fede assolta
Da un giuramento ingiurioso al giusto.
Giustiniano. Io non t’assolvo già. Frena l’orgoglio,
O punirti saprò. (scende dal trono
Belisario.   Cessin omai, (scende anch’egli
Signor, gli sdegni tuoi. Regni Filippo.
Ei n’è di me più degno.
Giustiniano.   A me il giudizio
Spetta de’ merti altrui. Vuo’ che il superbo
O il suo destin nel mio volere adori,
O a catena servil prepari il piede.
Filippo. Se ingiusto sei, esser tiranno ancora
Facilmente potrai. Le tue minaccie
Non mi sanno atterrir. Fa ciò che vuoi.
Fra catene anderò, ma ancor fra’ lacci
Farò tremar di Belisario il fasto.
Narsete. (A qual ira lo sprona invidia ria!) (da sè
Filippo. Al presente destin forza è ch’io ceda. (vien disarmato
Saprò chieder al popolo, ai soldati,
D’un’ingiustizia tal giusta vendetta.
Regni pur Belisario; io mi riserbo
L’alta ragion di vendicare il soglio. (parte fra guardie

SCENA III.

Giustiniano, Belisario, Narsete, guardie e popolo.

Giustiniano. Provi pure il superbo e ogn’altro apprenda

Quanto s’offende Giustiniano allora
Che si oltraggia il suo cuore in Belisario.