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IL GENIO BUONO E IL GENIO CATTIVO 79

Genio Cattivo. Vi darò una prova del mio potere. Ditemi nell’ ordine de’ commestibili qual è la cosa che più vi piace? (ad Arlecchino)

Arlecchino. Per dir la verità, quello che più me piase xe i maccaroni.

Genio Cattivo. Eccovi il primo saggio della mia amicizia per voi, ecco la prima prova del mio potere.
(Batte la bacchetta vicino alla fontana, e la fontana si trasforma in una caldaia di maccheroni che bollono, e si vede il foco sotto della caldaia. Compariscono due Spiriti in abito di Cuochi, i quali levano i maccheroni dal fuoco, li fanno passare in un gran piatto, li condiscono col butirro, e li presentano ad Arlecchino, il quale, unito a Corallina, fa le meraviglie, si consola vedendo i maccheroni, ma osserva, e dice:)

Arlecchino. E formaio? Oh senza formaio no i val gnente, no i se pol magnar.

Genio Cattivo. Avete ragione.
(Batte la bacchetta sopra uno de’ due alberi isolati; l’albero si apre un poco nel mezzo, e getta del formaggio parmigiano grattato. Arlecchino corre a raccoglierlo e lo mette sui maccheroni. Vorrebbe mangiare, ma si trattiene.)

Arlecchino. Li magneremo a disnar.
(Il Genio ordina ai Cuochi di portar i maccheroni nella capanna di Arlecchino. I Cuochi eseguiscono. Arlecchino vorrebbe seguitarli. Il Genio lo trattiene.)

Genio Cattivo. Vergognatevi di correr dietro con avidità ad un cibo grossolano, triviale; voi non conoscete i sapori squisiti delle prelibate vivande, non vi è nota la delicatezza delle cucine francesi, siete privi di quella varietà che solletica il gusto e che forma in oggi l’occupazione più seria delle famiglie.

Arlecchino. Sentistu, Corallina? (pateticamente, e con piacere)

Corallina. Sì, sarà vero tutto quello ch’ei dice, ma noi siamo avvezzi ai nostri cibi semplici e naturali, e la novità di un mangiare più delicato potrebbe alterare il nostro temperamento, e farci perdere la salute. Non ci pensiamo. Non ci manca da