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LE SMANIE PER LA VILLEGGIATURA 85


Vittoria. No, no, verrete in calesso con me.

Guglielmo. (La convenienza vuole ch’io non insista). Se il signor Leonardo me lo permette, accetterò le grazie della signora Vittoria.

Leonardo. Sì, caro amico, ed io della vostra compiacenza vi sarò eternamente obbligato.

Giacinta. (Quando ha ceduto da se, non m’importa. Io ho sostenuto il mio punto).

Filippo. (Ah! che dite? Va bene ora?) (a Fulgenzio)

Fulgenzio. (Non va troppo bene per la signora Vittoria), (a Filippo)

Filippo. (Eh! freddure). (a Fulgenzio)

Ferdinando. Ed io con chi devo andare?

Giacinta. Signore, se vi degnaste di andar colla mia cameriera?

Ferdinando. In calesso?

Giacinta. In calesso.

Ferdinando. Sì, gioia bella, avrò il piacere di godere la vostra amabile compagnia. (a Brigida)

Brigida. Oh! sarà una gloria per me strabocchevole. (Sarei andata più volentieri col cameriere).

Fulgenzio. Bravi, va bene, tutti d’accordo.

Vittoria. Oh via! finiamola una volta. Andiamo a questa benedetta campagna.

Giacinta. Sì, facciamo la scritta, e subitamente partiamo. Finalmente siamo giunti al momento tanto desiderato d’andare in villa. Grandi smanie abbiamo sofferte per paura di non andarvi! Smanie solite della corrente stagione. Buon viaggio dunque a chi parte, e buona permanenza a chi resta.

Fine della Commedia.