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Belle scarpe mi ha fatto il di lei calzolaio.

Conte. Doman simili a quelle ne avrete un altro paio, (parte)
Lucrezia. Oh che ti venga il fistolo! Che protezion sguaiata!
Mi avesse fatto almeno portar la cioccolata.
Per quanto ch’io lo tenti, sta forte allo scongiuro;
Di questi protettori, affé di mio, non curo.
Codesti parolai son gente che ributtano,
E in casa mia non voglio galline che non fruttano.
Basta, se andrò alle Smirne, troverò ben di quelli,
Che passar colle donne non sogliono per belli.
È ver che nella musica non son molto valente,
Ma posso in conversare passar per eccellente.
Con grazia, onestamente, so gli uomini obligare;
E so pelar la quaglia senza farla gridare.


Fine dell’Atto Primo.