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Germani, nella nobil gara impegnati di seguitare le orme gloriose dei Vostri Progenitori. Noti sono i Priuli fino dai primi tempi della nascente Repubblica, ne vi fu grado sublime, autorevole in terra e in mare, che non sia stato da alcuno di essi occupato; e un Germano successe all’altro nella Ducale amplissima Dignità. Dunque in quel tempo ancora i fratelli Priuli si emulavano nelle virtù, nei meriti e negli onori, e questo sì bel costume serbasi fra le mura dell’E. V. gelosamente. S’Ella mi concede adunque potermi gloriare della sua protezione, son certo di acquistar l’altra ancora da’ Venerabili suoi Fratelli, e che potrò un giorno col di Lei mezzo baciare la Sacra Porpora all’Eminentissimo Signor Cardinale, e nuovamente inchinarmi all’Eccellentissimo Signor Giovanni, e pubblicamente ostentare quel titolo si specioso con cui ossequiosamente ho l’onore di sottoscrivermi

Di V. E.



Umiliss. Ossequiosiss. Obbligatiss. Servidore
Carlo Goldoni.