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mediana, passata poi nella famiglia d’Ognate; ed è la linea del terzogenito quella che dalla E. V. viene rappresentata in Venezia, oltre ai due rami che parimenti fioriscono, uno in Roma, e l’altro in Ispruch. Tutte queste Famiglie risplendono da per tutto fra gli onori e fra le ricchezze; ma io fissando gli occhi soltanto nell’E. V., mi consolo colla mia Patria, che ad essa abbia toccato in sorte un Cavaliere di tante virtù fornito, il quale ai fregi del sangue unisce quelli della persona. Un uomo di talento non è sempre un uomo di spirito, e sovente chi ha dello spirito, non è di egual talento fornito. In voi l’uno e l’altro perfettamente ritrovasi, cioè una mente felice ed un brio vivace, onde fra le applicazioni più serie, alle migliori scienze ed alle belle arti donate, sapete vivere cogli amici, e procurare a Voi stesso la società più aggradevole di questo Mondo. La storia, la filosofìa, la morale sono i pascoli del vostro intelletto. La musica, la poesia, la conversazione sono i trattenimenti del vostro spirito; e l’animo generoso ed il cuore ben fatto vi fa essere amante non solo della virtù, ma protettore benefico de’ virtuosi. La strada che vi conduce nelle operazioni vostre, è situata fra la generosità e la moderazione. Chi esce da un tal sentiero, suol cader negli estremi: Voi, guidato dalla prudenza, siete magnifico nelle occasioni, senza vanità e senza fasto. Iddio, che da tanti secoli colmò di benedizioni la vostra Casa, vi ha donato un Figliuolo degno di Voi e della nobilissima vostra Sposa, il quale seguendo l’orme de’ suoi maggiori, col vivo esempio di un Padre adorno di tanti pregj, accrescerà ognora più il lustro della Famiglia.

Ricordomi, tremante ancora, in quanta pena ci teneste l’anno passato, allora quando minacciava la morte di abbreviare i giorni della Vostra vita; e certamente, se i caldi voti del Popolo sono in Cielo ascoltati, non si potea dubitare della vostra salute, cara a tutti egualmente, e da tutti desiderata. I voti miei non furono in tale occasione meno fervidi di qualunque altri, interessandomi per il bene della mia Patria, che vi ama e vi stima, e figliuolo suo vi considera, sendo oltrepassati più secoli, che avete in Venezia il domicilio piantato. M’interessai per le Lettere che coltivate, per