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Francesco Maria Canal, della contrada di S. Barnaba, a cui è dedicata la commedia, era nato nel 1682 da Girolamo e da Marina Vendramin. Podestà a Bergamo nel 1714, come G. ricorda, fu lodato in un panegirico a stampa. Il padre era stato per crudeli delitti bandito dal Cons. di X nel 1690, reo sospetto di aver abbruciata a Padova la propria moglie (Tassini, Curiosità venez., 1886, p. 130): ma nel 1702 ottenne l’alta dignità di Procuratore de ultra (v. continuaz. Discendenze Barbaro, presso il Museo Civico Correr).

G. O.


Questa commedia uscì a stampa la prima volta nel 1753, nel t. VII dell’ed. Bettinelli di Venezia, e l'anno dopo, con lievi modificazioni nel titolo e nei nomi d'alcuni personaggi, nel t. VI dell’ed. Paperini di Firenze; fu poi subito impressa a Bologna (Pisani e Corciolani) e a Pesaro (Gavelli, VI), e nel ’56 a Torino (Fantino e Olzati, VII). Corretta dall’autore, uscì di nuovo a Venezia nel t. VIII (1766?) dell’ed. Pasquali e nelle edizioni Savioli (VII, 71), Zatta (ci. 2, I, ’90), Garbo (XII, ’96); a Torino (Guibert e Orgeas, VIII, ’73), a Livorno (Masi), a Lucca (Bonsignori) e altrove nel Settecento. — La presente ristampa seguì principalmente l’ed. Pasquali, ma reca a piè di pagina le varianti e in Appendice le scene modificate o soppresse delle edd. Bettinelli e Paperini. Le note segnate con lettera alfabetica appartengono al commediografo. Valgono le osservazioni più volte ripetute per le commedie precedenti.