Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1909, VI.djvu/397


LA DONNA VOLUBILE 385


ATTO SECONDO.

SCENA PRIMA.

Lelio e Rosaura.

Lelio. Cara signora Rosaura, io vi amo teneramente, ma voi mi ponete alla disperazione. Ogni cosa v’inquieta. Tutto vi fa ombra; sospettate di tutto. Voi non mi credete, e se non merito la vostra fede, sarò forzato a tralasciare d’amarvi.

Rosaura. Se mi voleste bene, non andereste da questa e da quella a far la converzazione.

Lelio. Vado qualche volta a sfogare con qualcheduna la rabbia che voi mi fate provare.

Rosaura. Io so distinguere chi sa esser fedele.

Lelio. Potete dire che io non sia fedele?

Rosaura. Che cosa andate a fare dalla signora Eleonora?