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LA DONNA VOLUBILE 365

Rosaura. Io in collera con voi? Mi maraviglio; che cosa mi avete fatto?

Beatrice. Questo è quello che diceva fra me; non so d’avervi fatto nulla.

Rosaura. Male lingue, amica cara, male lingue. Che sì che indovino chi ve l’ha detto?

Beatrice. Via, indovinate.

Rosaura. La signora Eleonora.

Beatrice. No, v’ingannate.

Rosaura. Altri ch’ella non può essere stata.

Beatrice. Vi giuro sull’onor mio, che non è vero.

Rosaura. Dunque chi ve l’ha detto?

Beatrice. Non posso dirlo.

Rosaura. Se non me lo dite, dirò che non fate conto di me.

Beatrice. Via, lo dirò, è stata Corallina.

Rosaura. Corallina? Oh disgraziata!

SCENA V.

Corallina e dette.

Corallina. Signora...

Beatrice. Va via di qua.

Corallina. Senta...

Rosaura. Va via di qua, ti dico, e in questa camera non venir mai più.

Corallina. La signora Diana vuol la sua scuffia.

Rosaura. Tieni questo bel cencio. (gliela getta in faccia)

Corallina. (Se lo dico che è pazza). (da sè, e parte)

Beatrice. Mi dispiace che per causa mia prendiate ad odiare quella povera ragazza.

Rosaura. Ditemi, amica, quant’è che non avete veduto il signor Florindo?

Beatrice. È qualche giorno che non lo vedo.