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LA FINTA AMMALATA 465

Lelio. Ma sarà un male sanabile?

Merlino. Ho paura di no.

Lelio. Ha una male incurabile?

Merlino. Ho paura di sì. (parte)

Lelio. Dunque il chirurgo non sa quello che si dica; due medici dicono che il male è grave, ed ei pretende guarirlo con una cavata di sangue? Ecco il dottor Onesti.

SCENA XX.

Il dottor Onesti dalla casa di Pantalone, e detto.

Lelio. Signor dottore, perdoni la mia curiosità. Sta male assai la povera signora Rosaura?

Onesti. Anzi sta benissimo.

Lelio. Come! se gli altri medici hanno detto che sta assai male?

Onesti. Ed io vi dico che sta perfettamente bene. (parte)

Lelio. Oh, andate a credere a questi medici. Uno dice male assai. L’altro male incurabile. Il chirurgo: guarirà con una cavata di sangue. Quest’altro medico sostiene che sta benissimo. Posso dunque concludere, che nessuno di tutti quattro sa quel che si dica. Disse bene Ippocrate ne’ suoi aforismi: Ars longa, vita brevis. Ma io quest’aforismo lo interpreto a modo mio: Ars longa, rispetto a quei medici che non l’imparano mai. Vita brevis, rispetto a noi altri poveri disgraziati, che per credere ai medici ci abbreviamo la vita.

Fine dell’Atto Secondo.