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IL POETA FANATICO 565

Tonino. Io vengo tosto, e le sue grazie accetto.

Ottavio. Evviva, bravissimo. Senz’altri complimenti, venite in casa mia; Brighella vi condurrà. Vi farò vedere i capitoli dell’accademia; vi darò la vostra patente. Oggi si reciterà, e voi vi farete onore. Bravi, evviva, mi consolate. Voglio che facciamo de’ milioni di versi.

Innalzar il suo nome ognun procura,

E di noi stupirà... madre natura. (parte)

Corallina. (Oh che vaga e gentil caricatura!) (da sè)

Brighella. Andemo, e no perdono tempo.

Corallina. E mio fratello?

Brighella. So che Arlecchin l’è vostro fradello. L’è mio patrioto. L’è anca lu un poco poeta; l’introdurrò anca elo, e el magnerà.

Venite amici, io vi conduco dove

Risplende il sol... di mezzo dì, quando non piove.
(parte)
Tonino. Quando ghe sia da laorar su i piatti,
Andemo a segondar sti cari matti. (parte)
Corallina. Scrivasi fra le cose rare e strane,
Ch’oggi la poesia ci ha dato il pane. (parte)

Fine dell’Atto Primo.