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LA BOTTEGA DEL CAFFÈ 281

Trappola. Zitto; nel camerino.

Don Marzio. Che vi fa? Giuoca?

Trappola. Signor sì, giuoca. (rìdendo)

Don Marzio. Con chi?

Trappola. Con sua moglie. (sotto voce)

Don Marzio. Vi è sua moglie?

Trappola. Vi è: ma zitto.

Don Marzio. Voglio andarlo a ritrovare.

Trappola. Non si può.

Don Marzio. Perchè?

Trappola. Il padrone non vuole.

Don Marzio. Eh via, buffone. (vuol andare)

Trappola. Le dico che non si va. (lo ferma)

Don Marzio. Ti dico che voglio andare. (come sopra)

Trappola. Ed io dico che non anderà. (come sopra)

Don Marzio. Ti caricherò di bastonate.

SCENA IX.

Ridolfo dalla bottega del barbiere, e detti.

Ridolfo. Che c’è?

Trappola. Vuol andar per forza a giuocar in terzo col matrimonio.

Ridolfo. Si contenti, signore, che là dentro non vi si va.

Don Marzio. Ed io ci voglio andare.

Ridolfo. In bottega mia comando io, e non vi anderà. Porti rispetto, se non vuol che ricorra. E voi, finchè torno, là dentro non lasciate entrar chicchessia. (a Trappola ed altri garzoni; poi batte alla casa della ballerina ed entra)

SCENA X.

Don Marzio, Trappola e Garzoni; poi Pandolfo.

Trappola. Ha sentito? Al matrimonio si porta rispetto.

Don Marzio. (A un par mio? Non vi anderà?... Porti rispetto?... A un par mio? E sto cheto? E non parlo? E non lo ba-