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UNA VECCHIA AMICIZIA TRONCATA

vi darò anche due sacchi d’avena; appunto voi non avete seminato avena. Quest’anno, a ogni modo, sarete costretto a comperare l’avena.

— Per Dio, Ivan Ivanovic, per parlare con voi bisogna prima essersi rimpinzato di piselli. (Questo è ancora niente; Ivan Nikiforovic si lascia scappare ben altro che tali frasi!) Dove mai s’è visto che uno abbia cambiato un fucile con due sacchi d’avena? Di sicuro, non ci rimetterete la vostra pelliccia!

— Ma voi avete dimenticato, Ivan Nikiforovic, che io vi darò anche una scrofa.

— Come! due sacchi d’avena e una scrofa per un fucile?

— Sí; che, forse, è poco?

— Per un fucile?

— Certo, per un fucile.

— Due sacchi per un fucile?

— Due sacchi, non vuoti, ma pieni d’avena; e la scrofa l’avete dimenticata?

— Date un abbraccio alla vostra scrofa, o se non volete, allora al diavolo!

— Oh, guai a stuzzicarvi! Vedrete: all’altro mondo vi trafiggeranno la lingua con aghi arroventati per cotali parole sacrileghe. Dopo aver parlato con voi è necessario lavarsi la faccia e le mani, e perfino farsi dei suffumigi.

— Scusate, Ivan Ivanovic: il fucile è un og-


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