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GOGOL

da ultimo tutto questo armeggio finisce con l’acquisto di una zolla di terra, in cui non c’è modo di seminare delle patate; e talora, invece, vengono alle mani tra loro e si picchiano maledettamente per una sciocchezza due ignobili salsicciai di due città diverse, e quella lite da ultimo si estende alle città stesse e invade i villaggi e le campagne, e quindi tutto un regno. Ma lasciamo queste riflessioni, che non fanno al caso nostro; e, del resto, a me non piacciono le riflessioni quando rimangono riflessioni.

Pulcheria Ivanovna aveva una gattina grigia che stava quasi sempre a giacere, tutta raggomitolata ai suoi piedi. Pulcheria Ivanovna qualche volta la lisciava e con un dito le solleticava il collo delicato, che la gattina viziata allungava in alto piú che poteva. Non si può dire che Pulcheria Ivanovna le volesse molto bene, ma soltanto aveva per essa un certo attaccamento, avendo fatto l’abitudine a vederla di continuo. Vero è che Attanasio Ivanovic celiava spesso sopra quella affezione.

— Non so capire, Pulcheria Ivanovna, che ci trovate in quella gatta. A che serve? Se aveste un cane, sarebbe un’altra faccenda; un cane si può menare a caccia; ma un gatto, a che?

— Voi, tacete, Attanasio Ivanovic — diceva Pulcheria Ivanovna. — A voi piace solamente


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