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GOGOL

per mandare una seconda volta in Russia il Bonaparte, o semplicemente parlava di una prossima guerra, e allora Attanasio Ivanovic diceva spesso, fingendo di non guardare a Pulcheria Ivanovna:

— Io stesso ho in mente di partire per la guerra; perché non potrei andare alla guerra?

— Eccolo bell’e partito! — interrompeva Pulcheria Ivanovna. — Non gli date retta — diceva poi, rivolgendosi all’ospite — dove mai, lui vecchio, andrebbe alla guerra! Il primo soldato gli sparerà; eh, Dio mio! gli sparerà. Detto e fatto, gli punterà il fucile e l’ammazzerà!

— Che! — diceva Attanasio Ivanovic — anch’io tirerò a lui.

— To’, state un po’ a sentire come parla! — rispondeva Pulcheria Ivanovna. — Dove mai egli andrebbe alla guerra? le sue pistole sono già da tempo arrugginite e giacciono abbandonate nel granaio. Se voi le vedeste! come sono ridotte, prima di sparare, la polvere le farà scoppiare; e gli porteranno via le mani e gli storpieranno la faccia e lo renderanno un infelice per sempre!

— Che vuol dire? — diceva Attanasio Ivanovic. — Io mi comprerò delle armi nuove; prenderò una sciabola o una picca da cosacco.

— Tutte belle trovate! Come una cosa gli


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