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GOGOL

re il loro amore scambievole. Non si davano mai del tu, ma sempre del voi:

— Voi, Attanasio Ivanovic!

— Voi, Pulcheria Ivanovna!

— Siete stato voi che avete sfondato la sedia, Attanasio Ivanovic?

— Che importa? Non andate in collera, Pulcheria Ivanovna; sono stato io.

Non ebbero mai bambini; e per questo tutta la loro affezione si era concentrata in loro stessi. Una volta, in gioventú, Attanasio Ivanovic era stato soldato, poi aveva raggiunto il grado di maggiore in seconda; ma tutto ciò era molto lontano, già passato, già Attanasio Ivanovic non se ne ricordava quasi mai. Attanasio Ivanovic si ammogliò a trent’anni, quando era giovine e portava il giubbetto ricamato; anzi egli rapí molto sveltamente Pulcheria Ivanovna che i genitori non volevano dargli; ma anche di questo ormai si ricordava assai poco; per lo meno, non ne parlava mai.

A tutti quei lontani straordinari avvenimenti successe una vita tranquilla e solitaria, tutta fatta di quelle soporose e insieme armoniche visioni di sogno che voi provate stando a sedere in un rustico balcone esposto sopra un giardino, mentre una bella pioggia scroscia abbondante, percotendo le foglie degli alberi, colando


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