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TARAS BUL'BA |
tirato un laccio al collo, già lo legano, già lo portano via, Ostap.
— Eh, Ostap, Ostap! — gridò Taras cercando di aprirsi la via verso di lui, stroncando come un cavolo chiunque gli veniva tra i piedi.
— Eh, Ostap, Ostap!... — Ma come da un pesante macigno fu colto egli stesso in quell’istante; tutto cominciò a girare e roteare avanti ai suoi occhi; per un attimo guizzarono avanti a lui confusamente le teste, le lance, il fumo, vampe di fuoco, rami con foglie d’alberi che gli passavano come Un baleno fino sugli occhi. E poi s’abbatté, come una quercia scalzata, sul suolo. E una nebbia fitta gli avvolse gli occhi.
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