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GOGOL

li inseguivano frustandoli nei fianchi. Volavano i cavalli infuriati, pei solchi, pei rialzi, attraverso le buche e i ruscelli, e si fracassavano a terra i cadaveri dei Ljachi coperti di sangue e di polvere.

Poi sedettero in cerchio tutte le kurjenje per la cena, e a lungo si trattennero a narrare i fatti e le imprese toccate in sorte a ciascuno, per materia perenne di racconti destinati ai forestieri e ai posteri. Tardarono molto ad andare a dormire, ma piú di tutti tardò il vecchio Bul’ ba, sempre fisso in un pensiero: che mai volesse dire che Andrea non s’era visto in mezzo ai combattenti nemici. Giuda aveva avuto scrupolo di andare contro i suoi? o pure aveva mentito l’ebreo, ed egli era semplicemente stato fatto prigioniero? Ma subito si ricordò che il cuore di Andrea era troppo pieghevole alle parole delle donne, e sentí tutta la sua sventura, e fieramente nell’animo suo imprecò vendetta contro la polacca che gli aveva stregato il figlio. E sarebbe stato capace di attuare la sua imprecazione: non avrebbe guardato alla bellezza di lei; l’avrebbe tirata per la folta chioma lussureggiante; l’avrebbe trascinata dietro a sé per tutto il campo in mezzo a tutti i cosacchi. Si sarebbero infranti per terra, sanguinanti e coperti di polvere, il seno incantevole e le


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