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VII


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umore e agitazione si produsse nell’accampamento cosacco. Da principio nessuno poteva spiegarsi come fosse avvenuto che delle truppe entrassero nella città. Ma dopo, venne in chiaro che tutta la kurjenja di Perejaslav, accampata presso le porte laterali della città, era ubbriaca fradicia. Dovette accadere — non c’è da meravigliarsene — che una metà furono uccisi e l’altra metà legati, anche prima che potessero capire che cosa avveniva. Mentre le kurjenje vicine, destate al rumore, si affrettavano a dar di piglio alle armi, già l’esercito nemico era giunto alla porta, e le sue ultime file sentirono le fucilate dei Saporogini accorsi in disordine all’inseguimento, ancora assonnati, a mezzo riavuti dalla sbornia.

Il Koscevoj diede ordine a tutti di adunarsi, e quando tutti furono lí in cerchio attorno a lui, e, cavatisi i berretti, si tacquero, egli disse:

— Ecco qua, illustri signori, che cosa è suc-


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