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capitolo ii - tomo iv. 627

dio passasse quei quindici giorni.1 Stavasi colle donne, coi vecchj e coi fanciulli nel luogo più riposto del castello: di tempo in tempo la paura lo cacciava fuori a domandar novelle; e rare erano quelle che non gli acrescessero lo spavento.2 L’aspetto dell’armi, dei preparativi di difesa da una parte lo rincorava alquanto, dall’altra gli era intolerabile, facendogli immaginare tutte quelle bagattelle in movimento a far carne. Si3 percoteva il petto e le guance, pensando alla minchioneria che aveva fatta. — Mi son messo in gabbia da me stesso, diceva tra sé sospirando.4 — Oh che bestia! mi sono lasciato condurre da5 due pettegole. E in questo pensiero s’infuriava: tanto che più d’una volta tirò da parte Perpetua, per isfogarsi in improperi contra di essa. Ma quando Perpetua, giustificandosi, alzava la voce, D. Abbondio la faceva tacere; e cessava di garrire anch’egli, tutto6 impaurito che non nascesse qualche scandalo, e il Conte, tornando all’antica natura, non facesse il diavolo.7

D. Abbondio sedeva8 alla tavola del Conte, che in quell’accampamento era come la tavola dello stato maggiore: v’erano i signori del contorno, che facevano da ufiziali, le signore, e qualche prete.9 La tavola era lieta:10 il Conte, da buon generale, metteva in campo e intratteneva discorsi atti ad ispirare risoluzione,11 a ravvicinare gli animi, a mettere i pensieri in comune, perché i pensieri12 solitari sono più vicini allo scoraggiamento. Bisognava dunque parlare, e ridere, e si rideva; ma per D. Abbondio era un supplizio; e quando il Conte gli13 rivolgeva in particolare il discorso per animarlo un pochetto,14 egli allora, sforzandosi15 di mangiare e di ridere, faceva in una volta due smorfie,16 che gli17 davano una figura veramente compassionevole.

  1. [Chiuso] Si stava chiuso nel luogo più centrale del castello, coi vecchi colle donne coi fanciulli la paura ne lo [cacciava pu] cacciava pure ad ogni momento per domandar novelle: e quando ne
  2. la vista
  3. percoteva sub
  4. A margine, non cancellalo (aggiunta, o variante forse) Son venuto a fuggir l’acqua sotto una bella grondaja
  5. una
  6. spaventato
  7. Invano il Conte | La tavola
  8. come era ragione,
  9. Il padrone [voleva che da buon generale] rallegrava la mensa con discorsi atti ad ispirare coraggio e (lacuna)
  10. il
  11. e [ad allontanare dai pensieri l’idea] a dissipare quella [gravità] gravità pensosa che
  12. dello scoraggia
  13. diceva
  14. e
  15. [in un] in una volta
  16. da far compassione
  17. Finalmente