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PER LA VENUTA DEI GESUITI 57

Voi non ecclissa con le fulgid’ale
     La Gloria, onde a’ Danàchili
10Tornò l’agguato d’Agordát fatale!

Ben di cannibali genía te nomano,
     Sicula plebe, i soffici
Tribuni! Oh scempio! Oh disonor nei tempi!
     Tu bieca infurj, e d’Euno
15Rinnovi, in tanta civiltà, gli esempi!

Odio! Ma l’itale vene non corrono
     Latticinosi balsami?
Ma in pacifiche giostre Amor non scherza?
     Ma in contubernio triplice
20Non è tutta un amor l’Italia tersa?

Fame? All’esauste epe non giovano
     Gli elucubrati intingoli
Dei regj pasti e i peregrini aromi
     De’ nappi, onde spumeggiano
25Brindisi arguti e priapèi scilomi?

Onta a te, lurida geldra, che il fegato
     Di livor gonfia, esamini
Quante altri in ozio e vigne infeuda e campi;
     Onta a te, ch’osi agli uomini
30Simile farti, e umani dritti accampi!

Male a te, rabida melma, che un libero
     Tozzo agognando, impavida
Cozzi, e ignara d’ossequj e di rimorsi
     Al buon padrone intorbidi
35I sonni, e il censo al sacro erede inforsi!