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oneste ragioni, o per opinione molto probabile (come nota la Crusca alla voce confidanza), il che non è, nè può essere di lusinga e lusingare. I seguenti esempj tratti dal Galateo basteranno a confermare il significato di questi ultimi vocaboli:

«Se tu userai in ciò (nelle cirimonie) un poco di convenevole larghezza verso coloro, che sono da meno di te, sarai chiamato cortese, e se tu farai il somigliante verso i maggiori, sarai detto costumato e gentile; ma chi fosse in ciò soprabbondante e scialacquatore...... sarebbe avuto per malvagio e per lusinghiero

Ed in sul principio dell’opera citata:

«Chi si diletta di troppo secondare il piacere altrui nella conversazione e nella usanza, pare più tosto...... lusinghiero, che costumato gentiluomo.»

Finalmente in altro luogo parlando del costume de’ veneziani di piaggiare dice:

«Nè perchè i gentiluomini veneziani si lusinghino fuor di modo l’un l’altro per cagion de’ loro uffizii e de’ loro squittinii, starebbe egli bene, che i buoni uomini di Rovigo temessero quella medesima solennità in riverirsi per nonnulla.»