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Com'era Firenze 393


nificenza sovrana» perchè questa «venisse in soccorso della Comunità, la quale, diversamente, si sarebbe trovata nella necessità di abbandonare un sì bel progetto.»

Il dì 7 luglio il Provveditore della Camera della Comunità partecipò al Gonfaloniere che S.A.I. e R. «mentre si era L’Arco di Santa Trinita. degnata di approvare» che la Comunità di Firenze assumesse il carico di effettuare la demolizione dell’arco di Santa Trinità «secondo il progetto già concepito» aveva ordinato che a favore della Comunità stessa «venisse elargita dalla cassa dello scrittoio delle RR. Fabbriche a titolo gratuito e per una sola volta» la somma di seimila scudi, pari a trentacinquemila dugentottanta lire della nostra moneta. Con questo però; che la Comunità dovesse sostenere interamente il carico della spesa occorrente per il detto lavoro «qualunque potessero essere i casi imprevisti, ed a qualunque somma potesse ascendere nella sua totalità» escludendo assolutamente ogni altro soccorso per parte del R. Era-