Pagina:Giuseppe Aliani, Educazione della donne 1922.djvu/99


— 93 —

diocremente agiate si sopportano delle spese non lievi per fare che le proprie figliuole imparino a suonare il pianoforte, o si esercitino nella pittura, o studino qualche lingua straniera, come il francese, che è molto di moda; perchè generalmente si crede che con questa I coltura si renda più completa e più apprezzabile l’educazione femminile, e più facile per una signorina fare un buon matrimonio.

C’è un fondo di verità in questa credenza. Il bello eleva l’animo e ingentilisce i costumi, e lo studio della musica è per la donna una delle più convenienti occupazioni, perchè solleva lo spirito dalle miserie della vita, fa dimenticare anche i più vivi dolori, e può essere per lei fonte di un onesto guadagno, potendosi dedicare all’insegnamento dell’arte che coltiva. Potrei aggiungere che non mi sembrerebbe completa l’educazione d’una civile fanciulla, se ignorasse la musica.

Ma tutte le giovanette di civile condizione hanno tendenza allo studio della musica? Bisogna pensare a questo, prima di fare delle spese inutili e gravi, come quelle dell’acquisto d’un pianoforte, che poi finisce fra i mobili di casa fuori d’uso.

La stessa cosa è da dirsi dello studio del disegno e della pittura. Un bel quadro fa sull’animo lo stesso effetto d’un bel pezzo di musica e lo trasporta nel campo puro e sereno dell’arte, che tutti ammiriamo, perchè idealizza la bellezza reale e dà spesso l’immagine della bellezza morale più pura e senza mende di sorta. Non vi potrebbe essere certamente, per una giovinetta, occupazione più nobile della pittura. Ma quest’arte difficilissima ha bisogno di una tendenza ben determinata,