Pagina:Giuseppe Aliani, Educazione della donne 1922.djvu/160


— 154 —

gliosa la salute di quest’ultime, la quale accrescerà poi il vigore della stirpe.

Ma oggi una giusta coltura generale è necessaria alla donna, sia per aspirare alle professioni liberali adatte per lei, sia per compiere bene, la sua missione naturale, e non le si può impedire di coltivare il proprio intelletto. È necessario però proporzionare i programmi d’insegnamento, oltrechè al fine di ciascuna scuola, come ho detto, anche alla natura della donna e all’età delle scolare, e non dimenticare mai che alla società e alla patria sono più necessarie le madri forti e intelligenti, anzichè quelle colte e di salute cagionevole.

D’altronde l’eccessivo lavoro mentale potrebbe essere in qualche modo giustificato, se la maggiore e più estesa coltura generale delle scuole normali femminili giovasse realmente a preparare le buone maestre: ma essa rende lo studio di ogni disciplina meno profondo e meno proficuo, perchè le cognizioni si affastellano nella mente e diventano roba indigesta, mancando il tempo per rifletterci sopra e per assimilarle, e, superati gli esami, si dimenticano facilissimamente.

Buona maestra non è chi più sa, ma chi sa bene ciò che le è necessario per l’insegnamento e per la vita, e chi ama, nello stesso tempo, con vero affetto la scuola e ha pratica della difficile arte insegnativa e educativa.

Perciò ritengo urgente la riforma dei progarmmi delle scuole normali femminili, secondo le idee che ho espresse più innanzi e in maniera che ogni materia d insegnamento sia in relazione col fine della scuola e abbia l’importanza e l’estensione che merita. Se, così facendo, avverrà che le discipline secondarie sa-