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scopo. Una maggiore coltura generale di quella data dalla scuola complementare può giovare certamente alla maestra elementare, ma una coltura giusta, che aiuti a raggiungere il fine suddetto e serva al buon governo della scuola e della casa. Ora, invece, pare che i programmi vigenti obblighino l’intelligenza delle giovanette a Un lavoro opprimente, danneggiandone anche la salute, proprio nell’età più difficile per il loro sviluppo fisico.

Non occorre ripetere tutto quello che s’è detto precedentemente, ma è bene aggiungere che non sembrano esagerate le preoccupazioni dei padri di famiglia per il grave lavoro mentale che la scuola moderna esige dalle ragazze, ciò che le rende anemiche, clorotiche, isteriche, nevrasteniche. Non sembrano neppure esagerate le preoccupazioni degli igienisti sul decadimento della nostra razza. Che figli daranno alla patria e alla società le donne a cui lo studio ha già rovinato la salute? «Nè pura in gradi petto alma si chiude» affermò anche il Leopardi.

La donna, per le ragioni che ho detto, si dedica con impegno agli studî e vi si appassiona, e non avendo, come l’uomo, un organismo resistente e il benefizio di frequenti esercizi corporali di moto e di svago, avviene che la sua naturale irritabilità nervosa s’accresce per effetto dell’eccessivo lavoro mentale, specie nella difficile età dell’adolescenza, e genera spesso le suddette malattie, oggi così diffuse da far temere giustamente l’indebolimento della nostra razza. Confrontate le giovanette della città, accasciate dagli studi, con quelle delle campagne, occupate nei lavori casalinghi, dopo un’istruzione, rudimentale, e vedrete come fiorisce rigo-