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avviare le loro figliuole ad una parte delle professioni esercitate finora solamente dagli uomini, vi sono i ginnasi, i licei, le scuole tecniche e gl’istituti tecnici, nei quali si compiono gli studî necessarî e le giovanette che vi s’iscrivono sono trattate coi riguardi dovuti al loro sesso. Se i genitori desiderano per le loro figliuole una coltura superiore a quella che di dà dalle scuole elementari possono far frequentare le scuole complementari e le scuole normali femminili, le quali esistono in tutte le provincie del Regno, sono scuole secondarie speciali per le donne e dànno una coltura estesa e, in molte parti, anche superflua tanto alle signorine che si dedicheranno all’insegnamento elementare, quanto a quelle che, diventando madri di famiglia, penseranno al governo della casa e all’educazione dei figliuoli.

Vi sono altri poi che pretenderebbero una più larga diffusione delle scuole complementari, che dànno alle giovanette una sufficiente coltura generale senza carattere professionale. Sono questi i padri di famiglia agiati, i quali pur desiderando per le loro figliuole un’istruzione più completa di quella che possono avere nelle scuole elementari, non vogliono sopportare la spesa di mandarle a studiare nella città ove trovasi la scuola complementare, o non sanno persuadersi a tenerle lontane di casa.

A parte che questi genitori potrebbero provvedere ad una completa istruzione delle loro figlie con le lezioni private, che le maestre elementari stesse potrebbero efficacemente dare, l’istruzione di una scuola secondaria femminile, qual è quella complementare di cui parliamo, nei piccoli centri, senza un assoluto bi-