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Giuochi con la palla. 49

è rappresentato nella Tavola XXIX dei " Vestigi delle antichità di Roma „ di Stefano du Perac 1; ed è descritto dal Lasca in uno de’ suoi canti carnascialeschi 2.

Nell'opera del Gamurrini " Famiglie Toscane ed Umbre „ è narrato che certo Michele Vieri, dottissimo giovane, figlio di Ugolino, detto il Vierino, morì in Firenze nel 1487 percosso da una palla giocando al Maglio 3. Questa memoria mentre dà un’altra prova dell’antichità del giuoco in Italia, conferma anche che era molto pericoloso. E come tale, venne infatti proibito dai Medici.

A Firenze si conserva un ricordo di questo giuoco nel nome dello stradone, dove anticamente si eseguiva, cioè nell’attuale via del Maglio, che ha principio nella piazza di S. Marco.

Il giuoco del Maglio, quasi dimenticato in Italia, si ripresenta in questa raccolta con le modificazioni apportatevi dagli Inglesi e dalla Lega per l’educazione fisica in Francia, la quale da pochi anni l’ha regolato e adattato per le scuole.

Nel suo andamento generale ha molta somiglianza col giuoco del Calcio, e però si pone subito dopo questo per abbreviarne la descrizione e renderne più facile l’apprendimento.


  1. Stefano du Perac Parisino. I Vestigi dell'antichità di Roma. Roma 1575. La Tav. XXIX rappresenta i «Vestigi delle Therme di Diocletiano dalla parte di fuori.» Davanti alle Terme varie persone giuocano al Maglio
  2. Vedi nota 1.
  3. Marco Lastri: L'Osservatore fiorentino, Firenze 1821.