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Del Gemelli. 463

quattro bene ornati altari. In tornando a casa incontrai un Fiorentino, il quale non avea, che un dito per mano; e mi disse, che due suoi fratelli erano nati col medesimo difetto; anzi uno, avea due dita per piede.

La Domenica 23. vidi la famosa libraria del G. Duca, che si conserva in una gran sala del Monistero di S. Lorenzo. Sulla porta si scorge una maravigliosa facciata, fatta colla direzione del famoso Statuario Buonarota. Il pregio maggiore della libraria consiste in tre mila, e più manuscritti in varie lingue; e fra gli altri, mi dissero, esservi una Bibbia in Ebraico, che gli Ebrei di Livorno avriano voluto pagare 70. mila scudi, per riaverla dal G. Duca, che l’ha loro tolta. Tal prezioso tesoro di manuscritti fu raccolto da Clemente VII. Pontefice della famiglia Medici, riuscendogli d’averne moltissimi della Biblioteca di Costantinopoli.


CAPITOLO NONO.

Si nota ciò che si vide sino a Roma.


A

Vendo preso un calesso, sino a Roma, per lo prezzo di dodici piastre,


m’ac-