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Del Gemelli. 403


La mattina del Venerdi 3. passammo dopo tre leghe Capestan, luogo ben grande, e chiuso (poiche tutti i villaggi di Francia, o che hanno mura, o almeno qualche Castello per ritirata), e l’istesso fiume Oodì su d’un ponte. Valicato di nuovo il Canale, (che indi a una lega entra in una grotta, lunga cento passi, tagliata nella dura rocca) rimanemmo nella Città di Beziers, posta sopra un colle, e bagnata da un lato dal fiume Oodì. Ella è più lunga, che larga; forte per natura, e per arte; popolata, fertile, e ricca, a cagion del Mare, tre leghe discosto. V’ha un battaglione di 800. soldati di presidio. Quattro leghe discosto, verso Perpignano è una Città d’ugual grandezza, detta Narbone, per dove soglion passare coloro, che vengono da Catalogna. Dopo desinare fatte quattro picciole leghe, pernottammo nella Città di Pezenas; grande sì, ma di poco commercio.

Il Sabato 4. passata mezza lega, trovammo un’argine di terra, lungo due miglia Italiane, fatto con grande spesa, per render il cammino meno malagevole in inverno. Si ha particolar cura in Francia delle pubbliche strade; ed io le osservai quasi sempre lastricate di pietre, da che


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